giovedì 11 aprile 2013

Recensione: Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh


Vi è mai capitato di leggere un libro e di sentire la mancanza dei personaggi - amati o odiati che siano - una volta terminata la lettura ??  Beh a me sì, arrivata all'ultima pagina mi sembra così brutto dover lasciare tutto...: ma come, proprio ora?
Questo è quello che mi è successo con questo libro!
Autrice: Vanessa Diffenbauggh
Editore:Garzanti
Pagine: 359
Prezzo: € 18,60
Anno: 2011
Sito italiano dedicato al romanzo: Qui
Pagina Facebook dedicata al romanzo: Qui
               TRAMA: 

Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta. L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria.
                                         LA MIA RECENSIONE                                                
Questo libro è l'evento editoriale più atteso del 2011 e dopo averlo letto capisco il perché per giudicare un libro tengo sempre conto delle emozioni che mi trasmette e dei personaggi che mi restano nel cuore, e Victoria, Elisabeth, Grant e Renata ci sono entrati a pieno titolo.
Fin dalle prime pagine la protagonista mi ha fatto tenerezza e ho provato fin da subito per lei una certa simpatia.
Il romanzo, tramite la voce narrante della stessa Victoria, tratta due storie parallele: una attuale, dove la protagonista ha 18 anni ed è entrata a far parte del mondo degli adulti, e l'altra più indietro nel tempo, quando Victoria aveva ne aveva 10. Una storia aiuta a capire l'altra e si intreccia con essa in un crescendo di emozioni che toccano il cuore. Questa soluzione adottata dall'autrice si è rivelata ottima perché le due narrazioni si alternano interrompendosi nei punti salienti e riprendendosi in un continuo intreccio, così da coinvolgerti tanto da non riuscire a chiudere il libro ma da voler continuare fino all'ultima pagina, tutto d'un fiato. Nonostante la povera Victoria, lungo la sua vita, abbia incontrato tante persone "sbagliate" , ne incontra anche altre, alle quali, poco alla volta, anche lei stessa incredula e con fatica, riesce ad affezionarsi.
Ed ecco che a poco a poco appaiono in lei i segni del cambiamento e della crescita.Una frase che mi ha colpito parecchio e penso riassuma il succo del libro e che voglio riportare è:
«Anche chi è cresciuto isolato e senza affetti può imparare ad
amare profondamente al pari di chiunque altro».
                                                                                       

La protagonista si esprime tramite il linguaggio dei fiori. Un linguaggio che purtroppo, nel tempo, è stato trascurato. Vi confesso che a un certo punto ho temuto che la vicenda non avesse un lieto fine e sono rimasta col fiato sospeso fino all'ultima pagina, che ho chiuso sorridendo e con una sensazione di felicità e nostalgia al tempo stesso.
Ho apprezzato inoltre il dizionario dei fiori di Victoria che si trova alla fine del libro.
In conclusione è un libro stupendo  in grado di regalare emozioni e capace di scavare a fondo nelle persone.
L'AUTRICE
Vanessa Diffenbaugh si è laureata a Stanford in Scrittura Creativa e in Educazione Artistica. Ha lavorato a lungo e lavora tutt' oggi in associazioni no-profit aiutando e accogliendo giovani 'a rischio', senzatetto e bambini in affido. Lei e il marito sono genitori biologici di due bambini di 2 e 3 anni, Gracida e Miles - mentre loro dormivano lei ha scritto il libro - ma hanno anche in affido il giovane Trevon Lyle. Vanessa inoltre gestisce una rubrica mensile sull'educazione dei figli nel giornale locale di Sacramento.
Il linguaggio segreto dei fiori (Garzanti 2011) è il suo primo romanzo. È un fenomeno editoriale quasi senza precedenti. Conteso da tutti gli editori del mondo, è stato venduto in trenta paesi, dopo aste agguerrite e cifre record.

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